Hai presente quando cammini e i tuoi occhi intercettano quella bellissima persona? Appena scompare dalla tua vista, rimugini su quel volto che non riesci proprio a dimenticare, quei lineamenti cesellati, i capelli in un’acconciatura perfetta… Peccato che tu non possa sapere il suo nome e convolare a nozze con lui, vero? Ammettilo che, non appena è entrato in aula, hai subito immaginato come sarebbero stati i vostri figli – 3 per l’esattezza, due maschi e una femmina – e quanto sarebbe stato bello al vostro matrimonio.

Beh, sappi che anche per questo c’è una soluzione e, soprattutto, c’è a Firenze. Il suo nome è Spotted, una pagina Facebook in cui tutto questo romanticismo effettivamente manca, ma è probabilmente l’unico modo che hai per parlare con il tizio carino che incroci sempre per i corridoi del D5 e che il martedì prende il caffè alle macchinette prima dell’inizio delle lezioni.
D’altronde, sei talmente timida da non riuscire a spiaccicare una parola quando ce l’hai davanti. Ti vengono solo in mente frasi banali come “Hey, hai da cambiare questi soldi? Che la macchinetta dà il resto solo quando le gira”, oppure la classica lamentala su quanto sia terribile questo freddo in pieno maggio. Ma lo sai anche tu che questi modi per attaccare bottone non funzionano, quindi te ne rimani in silenzio e ti disperi.
L’unico modo per uscire da questa shy-zone è tentare la strada di Spotted.
Il termine significa letteralmente “avvistato” ed è una pagina che viene adoperata dagli studenti universitari per dichiarare i loro apprezzamenti o scrivere messaggi di altro tipo rivolti a qualcuno visto all’università.
La parte bella sta nel fatto che l’autore del post resta anonimo, ma può chiedere al diretto interessato, sperando che si riconosca nel post, di battere un colpo ad esempio tramite un like o un commento. A volte sono anche gli amici stessi del “possibile spottato” che lo taggano nella speranza che sia lui il soggetto a cui è rivolto il messaggio.
Ormai è uno strumento che viene adoperato in tutte le università, ma in Italia ha avuto una diffusione più recente rispetto ad altri paesi. Per capire dov’è nato, bisogna tornare indietro al 2010, quando uno studente di informatica della University College London ha deciso di creare un sito in cui le persone potessero fare apprezzamenti su altre del campus. Il termine, però, quasi sicuramente è nato grazie a Gossip Girl dove “spotted” compare proprio nel monologo iniziale.
Quindi, in quest’epoca digitale, anche approcciarsi con gli altri lo si può fare virtualmente, quindi non ti resta che digitare sulla barra di ricerca di Facebook “Spotted Unifi” e spottare il ragazzo del D5 con cui non riesci proprio a parlare. Attenzione, però, a ricevere qualche apprezzamento potresti essere anche tu.
RICAPITOLANDO:
A Firenze esiste una pagina Facebook in cui puoi fare apprezzamenti su qualcuno o attaccare bottone con una persona che ti interessa, ma con cui non riesci a parlare;
La pagina di Firenze è "Spotted Unifi" e ti basta cercarla nel motore di ricerca del social. Ne trovi una uguale anche su Instagram;
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